Intro : ♫ Tori Amos: Cornflake Girl ♫
Tre verbi sinonimi ma dal significato completamente diverso, almeno per quanto riguarda il risultato finale; il primo è “quello che si mette sotto i denti”, il secondo è “quello che si sceglie da mettere sotto i denti”, il terzo, l’unico a mio parere importante, è “quello che fornisce alle cellule del nostro organismo tutto ciò che serve per funzionare correttamente” (oserei dire “normalmente” se non temessi la percezione riduttiva del termine).
Oggi scrivere un articolo sull’alimentazione è una cosa scellerata perché……………… non lo legge nessuno!
Giornali, televisione, radio ed internet sono stra-inflazionati da opinioni, consigli, regole, trasmissioni, studi ed esperti, dove si trova tutto ed il contrario di tutto (chiedo perdono per la frase fatta, ma comunica bene ed in modo diretto il concetto), per cui comprendo perfettamente come sia impossibile trarre una linea guida abbastanza sensata da seguire; però come mio costume voglio ugualmente sfidare questo “muro”, e proporre al “popolo di tutti giorni”, quello che suo malgrado non ha un educazione nutrizionale volta al proprio benessere, un modo di mangiare meglio senza ricorrere a bilancini o divieti o studi accademici.
Preciso che, nutrir-si, è sicuramente tutta un altra cosa rispetto a ciò di cui parleremo qui e per il quale concetto sono a disposizione per ulteriori chiacchierate, ma l’obbiettivo di questo articolo vuole essere solo quello di tracciare una linea di conoscenza ed autodisciplina senza discutere degli alimenti specifici.
Iniziamo a sfatare alcuni luoghi comuni che, a mio parere senza alcun fondamento, ci condizionano pesantemente nel “mangiare” di tutti i giorni :
vietato saltare i pasti : basta guardarsi intorno, almeno nella nostra ancora opulenta società, per osservare quante riserve grasse e cellulitiche siano in grado di sopperire a poche ore di stomaco vuoto
colazione/re, pranzo/principe, cena/povero : anche ammettendo la disconoscenza della fisiologia dell’organismo che recita che la depurazione prosegua fino alle 12, il principio non sarebbe comunque applicabile ad un cittadino moderno
le proteine fanno i muscoli : se il bicipite non viene esercitato sarà inutile mangiarsi un bue, perché questo “farà gonfiare solo lo stomaco”; a proposito di bue, come anche che so, l’elefante o il gorilla, i muscoli li hanno e caspita se li hanno, però mangiano solo erba!
ogni pasto deve essere completo di tutti gli elementi nutritivi : come se quando usciamo ci portassimo appresso tutto quello che serve, ombrello, cappotto, sciarpa, costume da bagno, sdraio, paletta e secchiello; ogni cosa al momento giusto; quando immettiamo proteine lo stomaco secerne succhi acidi, mentre per gli amidi i succhi saranno basici con la collaborazione della saliva, per cui mischiare queste cose comporterà un grande spreco di energia per poterne “avere la ragione”, con annesso prolungamento della fase digestiva che vedrà sommarsi aritmeticamente il tempo acido (2,5/3 h), a quello basico (2/2,5 h)
la fame è l’indice di ciò che il nostro organismo ha bisogno : basta guardare le persone sofferenti di problemi cardiovascolari o insulinici per capire l’inconsistenza di tale concetto
la dieta mediterranea è la migliore che ci sia : potrebbe essere anche la migliore, andando a confronti di stampo campanilistico, ma non significa che sia salubre; se così fosse tutti i “mediterranei” sarebbero sani, forti e magri ed i “forestieri” malati, depressi ed obesi, ma non essendo così, è evidente l’infondatezza del concetto
Detto questo desidero suggerire con gran forza l’opportunità di eliminare dal nostro piatto gli alimenti raffinati e quelli che li contengono, sostituendoli con gli omologhi ma integrali.
Il concetto è molto semplice : dal secolo scorso, prima per una elevazione sociale delle classi agiate e poi per la necessità di conservazione dell’industria, i cereali, lo zucchero ed il sale sono stati sottoposti a processi di raffinazione implicanti l’eliminazione di una parte delle sostanze contenute (non sto a dire se buone o cattive) cui l’aggiunta dei residui delle sostanze chimiche utilizzate negli stessi processi; bene, quando introdotti nell’organismo questi nutrienti, per ritrovare il proprio equilibrio chimico vanno a sottrarre elementi fondamentali all’organismo stesso (minerali, vitamine) provocando quindi una denutrizione, che è esattamente comunque il contrario di ciò che vorremmo anche se pensiamo solo al “mangiare”.
Quindi per concludere, altrimenti si fa troppo pesante, consiglio vivamente al cittadino comune che non voglia porsi troppi problemi col “mangiare” questo paio di comportamenti che sicuramente porteranno maggior benessere senza sconvolgere troppo la tavola abituale :
mangiare nient’altro che frutta di stagione fino alle 12 (magari spremuta di agrumi dopo alzati)
iniziare il pranzo con abbondante verdura a foglia cruda ed intera (lasciate fare il lavoro di sminuzzamento ai denti e non al coltello) e seguire con amidi (pasta, pane, riso, patate ecc) e poi eventualmente ortaggi
spuntino pomeridiano di noci, nocciole, mandorle o frutta essicata
iniziare la cena con abbondante verdura a foglia cruda ed intera (lasciate fare il lavoro di sminuzzamento ai denti e non al coltello) e seguire con proteine e poi eventualmente ortaggi
p.s. : sarebbe molto salutare non bere liquidi durante i pasti e riappropriarsi della salivazione come naturale accompagnatrice del nostro pasteggiare, cosa che con la giusta masticazione avrebbe luogo automaticamente.
Ci sarebbero mille altre cose da dire, da precisare, da spiegare, organizzare e motivare, ma purtroppo questo non è lo spazio giusto, perché occuperebbe troppo volume, ed inoltre tra il “mangiare” ed il “nutrir-si” c’è davvero di mezzo il mare (una seconda frase fatta in questo articolo proprio non ci voleva!); ogni persona, possiede un equilibrio unico e diverso da tutti gli altri e per “stanare la ferrari che è in essa” sarebbe necessario uno studio personalizzato ed approfondito, ma senza volersi complicare la vita, seguendo i consigli di sopra (e per i quali siamo a vostra disposizione con l’ausilio dei commenti all’articolo ), con l’appropriazione del “criterio” e della ”auto-disciplina”, si conquistano immediatamente due grandi vantaggi :
l’organismo (il tempio dello spirito), verrebbe trattato come un entità importante e non più come “un comune sacco” in cui riversare confusamente e disordinatamente di tutto
l’ autostima si accrescerebbe notevolmente per aver preso in prima persona la guida del soggettivo “mangiare” indipendentemente dalle fuorvianti ed aggressive pubblicità televisive.
Cit : “Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare.” Socrate, 469-399 a.C.
Coda : ♫ Alan’s Psychedelic Breakfast ♫
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DECLARATORIA OBBLIGATORIA PER LA LEGGE ITALIANA : QUANTO SCRITTO IN QUESTO ARTICOLO È IL SUNTO DI OPINIONI, IDEE, ESPERIENZE E SIMILI IN LINEA CON LA COSTITUZIONE ITALIANA CHE SANCISCE LA LIBERTÀ DI PENSIERO E DI ESPRESSIONE DELLE PROPRIE IDEE. I SUDDETTI NON SONO CONSIGLI MEDICI O TERAPIE, PER LE QUALI, PER LEGGE, È NECESSARIO UN MEDICO LAUREATO, ABILITATO E ISCRITTO ALL’ALBO. TALI SCRITTI NON SI PONGONO IN CONFLITTO CON LA MEDICINA UFFICIALE MA ANZI LA INTEGRANO NELLA PROMOZIONE DEL BENESSERE GLOBALE DELLA PERSONA.
Si ringrazia WWW.ROMANGIA.NET come depositario della prima pubblicazione dell’articolo
http://www.vegan3000.info/i-406/alimentazione-e-malattie-autoimmuni