Intro ♫ Music from the Pleiadis 432 Hz
❞ Conosci la tua anatomia e la tua fisiologia, ma quando metti le mani sul corpo di un paziente, non dimenticarti che vi abita un’anima vivente” Dr. A. T. Still
L’emozione del percepire
il pulsare intimo della vita
È solo questo, non altro; l’operatore di cranio-sacrale non lo fa per aiutare qualcun altro a stare meglio, lo fa solo per se stesso; è un puro egoista!
Abituati come siamo ad auscultare gli inflazionati battiti cardiaci e respiratori, appannaggio ormai popolare da certa cultura medico-televisiva-rotocalcodaspiaggia, non siamo educati ad immaginare l’esistenza di altre pulsazioni che non siamo queste uniche due.
Invece c’è ne un’altra, di cui quasi nessuno parla, percepibile con i 5 sensi, quindi non trascendentale e chiamata da W.Sutherland “respiro primario”. La chiamò “primario” perché ne intuì un origine già nell’embrione, ben prima della formazione degli apparati vascolari e respiratori.
W. G. Sutherland colui che studiò e codificò per primo nel 1900 la “terapia cranio sacrale”, fu allievo di A. T. Still fondatore dell’osteopatia ed il suo lavoro è attualizzato al sapere odierno da John E. Upledger.
Questa pulsazione è provocata dalla produzione del liquido cefalorachideo all’interno del cranio nel momento di “apertura” dell’osso sfenoide rispetto all’occipite; il liquido collega tutto il sistema cranio sacrale che, appunto dal cranio attraverso la colonna vertebrale fino al sacro, costituisce un unico complesso “quasi chiuso”; il “quasi” sta a significare che mentre la produzione del “liquor” avviene ad “ondate”, la fuoriuscita dal sistema avviene in modo continuo per permeabilità delle membrane e la differenza tra “le ondate ed il continuo” comporta la pulsazione, il “respiro primario”.
Gli scettici chiederanno : “ma quale ipertecnologico apparato strumentale necessita per una simile auscultazione?” Gli operatori di “cranio sacrale” risponderanno : “il più avanzato oggi presente sulla terra : le mani!”
Intanto sfido chiunque a trovare un apparecchiatura di ingegneria o di “know how”, come dicono gli anglosassoni, più progredita delle mani dell’essere umano, e poi “le mani” perché questa pulsazione c’è, è vera, è tangibile ma necessita di un “cuore”e di una “passione” collegati, per riceverne il segnale.
Lo straordinario di questa terapia è che nonostante l’assoluta meccanicità dei movimenti che si vanno a rilevare e poi correggere, necessita un talento d’amore e compassione (nel senso di comprensione e partecipazione) che nessuna macchina potrà mai esprimere.
Bene, sempre gli scettici : “E quindi con le mani, cosa fai?” e l’operatore, maliziosamente provocando : “Sento il movimento delle ossa della testa, del sacro e delle fasce connettivali coerenti col movimento di produzione del “liquor” e con la stessa leggerezza con cui vado a percepirlo ne correggo le anomalie, di ritmo, simmetria ed escursione”.
“Ah perché adesso anche le ossa della testa si muovono? Ma se si saldano dopo la nascita” – “Nella testa ci sono 26 ossa, e se fossero rigidamente saldate, alla prima botta farebbero come un bicchiere di vetro quando cade in terra, invece avendo le suture elastiche, anche se di pochi centesimi di millimetro, queste si muovono tutte, respirano e, se in buona salute, in perfetta armonia”.
Quindi, tanto per confermare ulteriormente quanto si dice nella medicina olistica, il tutto è in connessione, niente è inutile e niente è ininfluente; le ossa del cranio, proteggono sì il cervello, ma con esso sono in profonda relazione, si influenzano vicendevolmente, allo stesso modo di tutto il resto dell’organismo ed allo stesso modo di tutti gli esseri viventi col creato.
Sutherland sperimentò su se stesso, e sulla povera moglie che doveva sopportarlo, che comprimendo in modo artificioso uno o più ossa della testa, avvenivano cambiamenti caratteriali, comportamentali e fisiologici imprevedibili, e da lì il passo fu breve nell’intuire che allo stesso modo si sarebbero potuti curare “i malanni” trovando il modo di riportare l’armonia nei movimenti di quelle ossa.
E comprese che il ricreare quell’armonia altro non sarebbe stato che riattivare o sollecitare il potere di auto guarigione insito del nostro organismo; quel potere per il quale senza alcun farmaco o macchina, quando ci si procura una ferita prima si coagula il sangue, poi si fa la crosta ed infine sparisce tutto, oppure quando ci si frattura che si avvia una iper-proliferazione di cellule ossee proprio esattamente nel punto di rottura.
Il sacro ed il cranio collegati dal “tubo durale” in cui scorre il liquido cefalorachideo, sono i due capi del sistema; pertanto anche il sacro sarà protagonista principale delle attenzioni dell’operatore olistico alla ricerca dell’armonia del soggetto; infine, la fascia connettivale, immaginabile come una muta da subacqueo stesa sotto il derma e che in un continuo ininterrotto dalla testa ai piedi contenga tutti i muscoli, le articolazioni e gli organi, anch’essa come comprimaria del respiro primario, sarà oggetto di trattamento riequilibrativo.
L’articolo non intendeva stilare una relazione tecnica della terapia esistendo prodigiosi testi cartacei nonché bellissimi articoli pubblicati in rete, ma semplicemente, oltre il comunicare l’esistenza di una terapia tanto “fortemente efficace” quanto“non invasiva”, focalizzare l’aspetto di amorevolezza e fraternità che esiste alla base del rapporto tra operatore e ricevente; contrariamente ad una fredda e meccanicistica somministrazione di cura, qui si crea una condizione di reciproco medicamento, dove anche l’operatore a fine seduta, se riuscito nell’intento armonizzante, sentirà il suo spirito più soave.
Attenzione però al termine della seduta, perché il ricevente entrando generalmente in fase REM, a riprova della buona perizia dell’operatore, ed alzandosi frettolosamente dal lettino potrebbe rovinosamente cadere ed avere necessità di ri-iniziare la seduta da capo! In quel caso, consiglio d’amico, fate valere la garanzia!!!
“Noi viviamo molto vicini. Quindi il nostro scopo della vita è aiutare gli altri. E se non potete aiutarli, almeno non fate loro del male.” Dalai Lama
Nota : proprio al momento di andare in pubblicazione, vengo a conoscenza che nel contesto di uno studio sull’ alzhaimer eseguito dai ricercatori statunitensi dell’università di rochester, si sarebbe dimostrato, tra l’altro, la funzione “raccogli-ed-elimina” di scorie e tossine espletata dal “liquor” nel sistema nervoso centrale; ciò ad ulteriore ed accademica conferma della grande potenzialità della nostra “cranio-sacrale”.
Coda ♫ Echoes 432hz
Si ringrazia www.anesidora.it come depositario della prima pubblicazione dell’articolo
molto interessante!
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/applicazioni_pratiche_della_terapia_craniosacrale
http://www.cure-naturali.it/craniosacrale/2162
http://www.benessere.com/remise/massaggio/mass_cranio_sacrale.htm
http://energyisflowing.nl/eng/2016/11/02/craniosacral-therapy-and-alzheimers/
https://www.somatoemozionale.it/2017/12/18/la-terapia-cranio-sacrale/
https://www.youtube.com/watch?v=J2oVjn2ALLE
https://www.youtube.com/watch?v=tfKG9J9DiCw
https://youtu.be/7ghzZHlqUKE
https://www.youtube.com/watch?v=z4xXCbNdhSM
https://www.youtube.com/watch?v=ZTBHdYppG4U