❞ Le mani che aiutano sono più sacre delle bocche che pregano (Robert Green Ingersoll, 1833-1899)
Intro♫ Erik Satie – Gymnopédie No.1
Olos in greco intendeva “tutto”, l”intero”, e pertanto un massaggio olistico non può che essere una pratica rivolta a portare beneficio e benessere alla sfera complessiva della persona fatta di corpo e mente.
Il corpo si rilassa, si distende, riconquista i suoi spazi naturali mentre la mente si adagia ad ascoltare il corpo in questa sua riattivazione, abbandonando per un po’ quel vorticoso ed alienante turbinare di pensieri molesti, ansiosi e ripetuti.
Il massaggio olistico, senza sconfinare nei campi della terapia e dell’estetica, con i quali peraltro si integra perfettamente in modo complementare, opera prevalentemente sulla media profondità agevolando lo scioglimento delle contratture o retrazioni muscolari (trigger point), facilitando l’escursione naturale delle articolazioni, favorendo il miglioramento della circolazione linfatica (che come si sà, non possiede un cuore per attivarla) ed aiutando i tessuti ad essere meglio riforniti di sangue (e pertanto nutrimento ed ossigeno).
Tutto ciò nel campo strettamente fisico, ma non è da escludere l’effetto salutare sull’ambito intellettuale, dove attraverso la perizia di un bravo operatore, guidando il ricevente ad ascoltare i cambiamenti in corso sulla propria “materia”, gli si permetta quello spazio/tempo di distacco da una routine quotidiana fatta di appuntamenti, preoccupazioni, doveri ed ansie che forse e spesso più di mille pastiglie vale.
Il trattamento dovrebbe essere suddiviso in almeno 6 sedute distanziate fra loro, inerenti ognuna un distretto diverso, al fine di permettere alla circolazione linfatica di convogliare naturalmente le scorie alle vie di depurazione senza sovraccaricarne il lavoro quotidiano.
Nulla vieta a seconda della necessità o del desiderio dell’utente, richiedere il trattamento di solo alcuni distretti, o duplicare quelli ritenuti più graditi o utili, o comunque ed in ogni caso di delineare a proprio gusto il ciclo di lavoro da ricevere anche in termini di durata ed intervallo tra una seduta e l’altra.
Gli strumenti utilizzati sono semplicemente un olio vegetale tiepido e la sensibilità esperta di un operatore che sappia riconoscere le contratture, i blocchi ed i ristagni al fine di flessibilizzare l’azione in ragione della esigenza rilevata ed in opposizione ad una qualunque e granitica procedura catalogata e protocollata.
Non si riferiscono effetti negativi di questa pratica su soggetti normali, mentre in caso di malattie gravi e/o croniche si consiglia sempre un preventivo parere del medico curante.
E’ necessario sempre bere abbondantemente sia prima che dopo il trattamento al fine di aiutare gli strumenti di depurazione a svolgere il proprio lavoro nel miglior modo possibile; ed il bere dovrebbe essere soprattutto, se non esclusivamente di acqua, come potreste meglio approfondire leggendo il mio specifico articolo “L’acqua”.
Questo articolo inoltre integra e completa l’altro mio precedente, “Il massaggio”.
Coda♫ Erik Satie – Gnossienne No.1
Autore articolo
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